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Hammam, le origini del bagno turco

L’Hammam è divenuto uno dei trattamenti più in voga nei centri benessere occidentali. Eppure, devi sapere che le origini del bagno turco sono da ritrovare nel mondo arabo. In Elspa, una Spa al centro di Roma, molti clienti hanno provato il loro primo hammam e dopo aver testato gli effetti benefici, ci hanno chiesto da dove venisse la parola hammam. In questo articolo scopriremo le origini e le modalità del bagno turco. 

Alle origini del bagno turco

Il termine “hammam” deriva dall’arabo “hammam” che significa “calore, acqua calda”. La tradizione dell’Hammam è tuttora molto in uso in tutto il Maghreb, specialmente Marocco e Tunisia. L’hammam, noto anche come bagno turco, nasce come rituale per la pulizia del corpo secondo i dettami della religione islamica. Sembra che anche la costruzione di un Hammam fosse considerata un atto di espiazione e un’offerta ad Allah. Infatti, gli Hammam hanno le loro radici nella cultura islamica e sono stati diffusi in tutto il mondo islamico durante la diffusione dell’Impero Ottomano. Il primo hammam noto è stato costruito a Baghdad nel VII secolo durante il regno del califfo Harun al-Rashid. Da allora, i bagni turchi sono stati costruiti in molte parti del mondo islamico, inclusa l’Asia centrale, il Nord Africa e il Medio Oriente. Di questi, possiamo menzionare lo storico Hammam di Sultanahmet, costruito nel diciottesimo secolo e ristrutturato nel 1967 senza modificarne l’architettura originaria, o l’Hammam Çemberlitas (il più lussuoso di Istanbul). Se ti trovi a Istanbul, non puoi non visitare uno dei numerosi hammam presenti nell’antica capitale dell’Impero romano d’Oriente. Se siete alla ricerca di posti intimi si possono trovare dei minuscoli Hammam, oppure immergersi negli hammam popolari pieni di uomini, donne e bambini. Devi sapere, infatti, che l’hammam ha un importante funzione sociale ed anche le donne di ogni ceto sociale potevano ritagliarsi uno spazio all’interno della vita sociale. 

I bagni turchi erano luoghi per il benessere fisico e spirituale, dove le persone potevano prendersi cura del loro corpo e della loro salute. Offrivano anche un luogo per socializzare e incontrarsi in piccole stanze limitrofe, e sono stati descritti come luoghi di pace e tranquillità.

Il tradizionale hammam turco consiste in una serie di stanze calde e fredde, dove le persone possono rilassarsi e purificarsi. La stanza calda è costruita sopra una fonte di calore e ha una piscina centrale dove le persone possono sedersi e rilassarsi. Si ricopre il corpo con sapone nero e si resta nella stanza calda per almeno 10 minuti e poi si fa una doccia. La stanza fredda è utilizzata per rinfrescarsi e riposare in vasche d’acqua fredda. Molto probabilmente, il vero bagno turco trae ispirazione dalle antiche terme romane. Oggi, si contano numerosi hammam popolari in molti paesi del mondo e sono spesso associati a rituali di benessere, cura del corpo e pulizia del corpo. In alcune culture, i bagni turchi sono ancora visti come un luogo di socializzazione e incontro, e sono utilizzati per celebrare eventi speciali come matrimoni e nascite.

In Elspa potrai godere del rituale dell’Hammam completo, in un’atmosfera da Le mille e una notte. Dopo un bagno di vapore di circa 20 minuti, che elimina le cellule morte e le tossine, sul corpo verrà effettuato uno scrub viso/corpo con il guanto di kassa (o guanto kese). In tal modo si eliminano le cellule morte e l’effetto sarà di una pelle morbida, rigenerata e luminosissima

Se infatti l’hammam è un rito di purificazione, il corpo deve essere pulito con un particolare sapone nero. In Elspa il tradizionale savonage è svolto con il prezioso savon noir Cinq Mondes, un sapone nero vegetale della nuova linea di prodotti Elspa. Potrai poi rigenerarti in vasche d’acqua fredda. 

Il percorso prosegue poi in sala relax, con la degustazione di tè e tisane (addolcite da frutta fresca e frutta secca) per un totale abbandono alla sensazione di benessere.

Cosa aspetti allora a provare l’Hammam?

Elspa di Roma ti aspetta tutti i giorni dalle 10 alle 21, dal venerdì alla domenica con l’ultimo ingresso fino alle 22 in via Plinio 15c/d (Quartiere Prati).

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